Ci sono mille motivi oggi per piantare nuovi boschi. E ce ne sono altri mille per proteggere quelli già esistenti. Lo hanno capito bene i ragazzi di Boschi Puliti, la community in Calabria fondata dal giovane Alfredo Moniaci, che periodicamente ripuliscono pinete e aree verdi di Catanzaro per evitare che i tanti rifiuti abbandonati possano trasformarsi in bombe ecologiche.
Com’è nato il progetto
“Mi ero trasferito in Spagna per lavoro, ma ho deciso di tornare in Calabria per senso di responsabilità verso la mia terra – ha raccontato Alfredo – Dopo il terribile incendio del Parco Li Comuni nell’agosto 2021, dove da bambino passavo le giornate a giocare, ho capito che dovevo fare qualcosa per difendere i miei boschi”.
Nasce così Boschi Puliti. Il loro obiettivo è creare un percorso che renda i soci e tutti i volontari che si uniscono maggiormente consapevoli dell’importanza che i boschi rivestono per il pianeta e la sopravvivenza dell’uomo.
Ripulire i boschi significa, infatti, evitare che i rifiuti inquinino prima il sottosuolo, poi i fiumi e infine l’habitat marino, entrando nella catena alimentare. “Non è facile lavorare nei boschi, per via delle condizioni che troviamo e per la fitta vegetazione. Ma la maggior parte dei rifiuti abbandonati la troviamo lì, proprio vicino le sponde dei fiumi, perché sono zone poco controllate. Con le piogge, quando i fiumi straripano, portano con loro tutti questi rifiuti che inevitabilmente lungo il tragitto per arrivare a mare rilasciano migliaia dì particelle dannose per la salute umana” ha spiegato Alfredo, illustrando le caratteristiche che rendono unico il loro impegno.

Il dramma degli incendi in Calabria
I rifiuti contribuiscono poi al degrado ambientale e rappresentano ulteriori punti di innesco per gli incendi che ogni estate attanagliano queste aree.
Basti pensare che nel periodo compreso tra il 20 luglio ed il 20 agosto 2021 si sono verificati in Calabria circa 3.640 incendi boschivi: l’estate 2021, secondo l’analisi di Coldiretti, ha visto un incremento del 256% del numero di incendi rispetto alla media 2008-2020.
La community di Boschi Puliti ha ideato il metodo d’intervento CPTM (Clean-up – Plant Tree – Monitor): prima si rimuovono dai boschi tutti i rifiuti inquinanti, poi si piantano nuovi alberi per ripopolare il bosco e quindi si monitora il loro stato di salute e la loro crescita per contribuire all’abbattimento della CO2.

I clean-up day di Boschi Puliti
Dal 2 ottobre 2021, data della prima giornata ecologica organizzata da Boschi Puliti, sono stati 7 i clean-up day svolti. Fino a novembre 2022 sono già stati programmati almeno un clean-up day al mese.L’ultimo è stato il 26 marzo sulle sponde del Corace, il fiume che sfocia nel mare di Catanzaro.
Abbiamo deciso di intervenire in questa zona in quanto la mole di rifiuti che sarebbe potuta arrivare nel mare era veramente esagerata: poltrone, sedie, lavatrici, oltre che la classica plastica ed il vetro – ha aggiunto Alfredo – Vogliamo coinvolgere tutti i giovani, perché inizino a guardare la loro terra con occhi diversi, e per farlo devono affrontare il problema insieme a noi, sul campo. Sono già quattro le “Scuole Boschi Puliti” che appoggiano il nostro progetto e che una volta a settimana fanno delle lezioni con noi. Un giovane consapevole sarà un adulto responsabile.
