“Alleva la speranza” nel Lazio: AMELIA NIBI


Quando il 24 agosto del 2016 il terremoto ha colpito Amatrice, tanti piccoli imprenditori si sono trovati di fronte a una scelta: chiudere l’attività o resistere. Come Amelia Nibi, che ad Amatrice si occupa di allevamento di bovini e ortofrutta.

Vi raccontiamo questa storia perché Amelia Nibi è tra le prime 4 allevatrici coinvolte in “Alleva la speranza”: la campagna di crowdfunding di Enel e Legambiente, dedicata alle piccole imprese di allevamento dell’Italia centrale, colpite dal sisma. Il contributo di Enel sarà fondamentale per realizzare il progetto di Amelia, ma sarà con il sostegno di tutti che la sua azienda familiare potrà davvero andare avanti.

Nell’azienda di Amelia, ci sono giornate in cui si inizia a lavorare alle sei del mattino e si finisce alle dieci di sera. Ognuno ha un ruolo: la madre, il padre e il fratello di Amelia gestiscono tutti insieme l’attività, divisa tra allevamento bovino, produzione agricola e casearia.

 

Nel caseificio di Amelia nascono formaggi, yogurt e mozzarelle 100% bio. «Siamo bio da quando ancora il biologico non era di moda. Era il 1999 e nessuno capiva che cosa stavamo facendo! Usiamo solo il latte delle nostre vacche e tutto quello che produciamo è più naturale possibile».

 

 

Con il terremoto del 24 agosto 2016, il punto vendita di Amelia è stato dichiarato inagibile, con le scosse successive è stata la volta del caseificio, dei capannoni e di due stalle su tre. La casa, però, è rimasta in piedi: una delle poche che non è crollata quei giorni, mentre tutta Amatrice spariva sotto le macerie.

Lo spirito di comunità è stato fondamentale per andare avanti e nei mesi successivi Amelia ha ospitato altre persone, una famiglia di amici che la casa, invece, l’aveva persa.

 

 

Poi sono iniziati i primi passi per ricominciare: «ci è voluta tutta la nostra buona volontà. Non ci saremmo mai riusciti senza l’aiuto di chi ha creduto in noi e ci ha sostenuto in questa battaglia». Le difficoltà, però, sono ancora tante.

 

 

Ora Amelia ha bisogno di costruire una nuova stalla e conta di farlo grazie alla campagna di crowdfundingAlleva la speranza”. Sostenere le aziende come quella di Amelia, nel percorso di ricostruzione, significa aiutare l’economia locale a ripartire dopo il sisma. Ecco perché è importante il contributo di tutti.

 

 

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