Lo standby dei nostri elettrodomestici? Ci costa oltre 100€ ogni anno! Per questo motivo, la Commissione europea ha recentemente adottato nuovi requisiti per i produttori di lavatrici, televisori, modem e console per videogiochi in modo da ridurre il consumo energetico quando sono in modalità stand-by.
Secondo le stime UE, entro il 2030 la misura consentirà un risparmio energetico annuo di 4 TWh, che equivale a una riduzione di 1,36 milioni di tonnellate di CO2, e a un risparmio in bolletta da 530 milioni di euro all’anno entro il 2030.
I produttori di elettrodomestici interessati hanno tempo due anni per adeguarsi. Le modifiche tengono conto degli sviluppi tecnologici e di mercato degli ultimi anni, e includono anche prodotti con alimentazione esterna a bassa tensione come piccole apparecchiature di rete, come router Wi-Fi e altoparlanti wireless.
Quanto ci costa lo standby degli elettrodomestici?
Un elettrodomestico in standby non è completamente spento, ad esempio, quando spegniamo la tv dal telecomando e non dal pulsante di spegnimento, la piccola luce rossa che resta accesa, ci segnala che la tv è in stand-by.
La modalità standby indica in poche parole, lo stato di attesa in cui resta l’elettrodomestico in questione, pronto per essere riutilizzato e mettersi in funzione in maniera molto rapida, infatti, anche in stand-by, i dispositivi, possono ricevere segnali da un telecomando o da una rete.
Il consumo degli elettrodomestici in standby può essere considerato come una perdita energetica, poiché una parte di elettricità viene consumata dalle apparecchiature anche quando non svolgono la loro funzione principale. Questa energia è assorbita dagli alimentatori, dai sensori che sono in attesa di un segnale, dai display o dai LED che indicano appunto lo stato di attesa dell’apparecchio. Sulla bolletta rappresentano il 10% della spesa, è stato stimato che in un anno, una famiglia di 4 persone registra un consumo di 135 euro attribuibile allo standby.

Quale apparecchio consuma di più in standby?
Molti apparecchi elettrici ed elettronici vengono lasciati tutto il giorno in condizione di standby, quindi assorbono continuamente corrente elettrica senza che esista una reale necessità. Ecco alcuni degli elettrodomestici che consumano di più in standby.
TV in standby: il consumo di energia elettrica
Il televisore è uno dei dispositivi che spesso viene lasciato in standby, complice la tendenza a spegnerlo soltanto con il telecomando. Le moderne smart TV impiegano appena pochi secondi per essere operative all’accensione, quindi sarebbe opportuno spegnerle completamente. Ad ogni modo, il consumo dello standby del televisore è tra i più bassi, con un dispendio da 1 a 3 W.
Il consumo energetico del computer desktop in standby
Sia a casa sia negli uffici, i computer sono accesi per tutto il giorno, infatti spesso li lasciamo in standby per evitare di dover avviare ogni volta il computer e riaprire tutti i programmi. Tuttavia, questa abitudine causa un inutile consumo di energia, con un consumo elettrico di circa 10-15 W.
Il consumo in standby del caricabatterie del telefono
Ormai è un’abitudine diffusa lasciare il cellulare in carica tutta la notte, per essere sicuri di ritrovarlo carico al mattino. Tuttavia, lo smartphone si ricarica sempre prima del risveglio, infatti richiede appena poche ore, ciononostante consuma ancora una certa quantità di energia. Per quanto si tratti di una piccola quantità è comunque uno spreco, pari a circa 2-4 W.
Quanto consuma un condizionatore da spento?
I condizionatori d’aria sono tra gli elettrodomestici più energivori, sebbene spesso indispensabili per proteggersi dal calore estivo. Anche da spenti continuano ad assorbire energia, ad esempio per l’alimentazione del circuito termico interno che rimane pronto a rientrare in funzione. Il consumo minimo dello standby del condizionatore è di circa 2 W, ma in alcuni modelli può arrivare anche ad 80 W.

Alcuni consigli per evitare il consumo degli elettrodomestici in standby.
Il consiglio valido in generale, per tutti gli apparecchi elettrici, è evitare lo standby, ricorrere alle multiprese e utilizzare un wattmetro che ci aiuti a capire quali sono gli apparecchi energivori, prestando loro maggiore attenzione.
Apparecchi TV e intrattenimento
Console per i giochi, stereo, decoder, modem… dovrebbero essere staccati dalla corrente se inutilizzati. Basta pensare che le console consumano in standby tanto quanto in utilizzo.
Per la TV, in particolare, si possono impostare una serie di funzioni per il risparmio energetico, in maniera da limitare i consumi anche durante l’utilizzo. Inoltre, i modelli a LED consumano meno degli LCD e gli schermi grandi consumano più di quelli piccoli.
Computer e apparecchi elettronici
Il monitor deve essere spento se non viene utilizzato e, inoltre, è bene impostarlo per il risparmio energetico (ad esempio lo sleeptimer).
Utilizzare le multiprese con interruttore (standby killer) aiuta con un solo gesto a spegnere tutte le periferiche.
Il computer può essere messo in ibernazione per salvare tutti i dati, ma senza spegnerlo del tutto. Questa modalità assicura lo stesso consumo dello spegnimento totale. Il portatile consuma meno del computer desktop, potrebbe avere prestazioni minori, ma assicura un risparmio energetico maggiore.
È bene evitare di lasciare i caricatori inseriti nella presa anche se non sono in uso.
Elettrodomestici
Le macchine da caffè espresso consumano moltissimo in standby, quindi è bene assicurarsi sempre che siano spente. Lavastoviglie, lavatrice e asciugatrice devono essere spente e con lo sportello chiuso, poiché alcuni modelli rimangono pronti all’uso se lo sportello è aperto.
Domotica e dispositivi Smart Home
Oggi in commercio esistono delle multiprese wi-fi che possono essere controllate dallo smartphone e che ci permettono di controllare accensione e spegnimento anche da remoto.
Se poi siamo in fase di ristrutturazione, possiamo valutare di rendere la nostra casa più intelligente, sfruttando i vantaggi della domotica per il risparmio energetico, ad esempio, spegnendo tutti i dispositivi con un tap per evitare lo standby, o programmando l’accensione e lo spegnimento del sistema di riscaldamento comodamente da un’app dello smartphone.