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Water square: le piazze diventano laghi contro le inondazioni urbane


Il cambiamento climatico sta imponendo alle città nuove e complesse sfide, una delle quali riguarda la gestione dell’acqua piovana. Con eventi atmosferici sempre più estremi, le inondazioni stanno diventando più frequenti e intense, mentre i periodi di siccità si allungano, creando difficoltà sia per gli ecosistemi urbani che per la qualità della vita dei cittadini. Di fronte a queste problematiche, l’urbanistica sta cercando soluzioni innovative che uniscano funzionalità, estetica e sostenibilità. Una di queste è rappresentata dalle water square, vere e proprie piazze multifunzionali progettate per immagazzinare e riutilizzare l’acqua piovana in eccesso.

Cosa sono le Water Square

Le water square sono piazze urbane pensate per essere spazi di gioco, relax e aggregazione sociale, ma con una particolarità unica: durante le forti precipitazioni, si trasformano in bacini temporanei per raccogliere e gestire l’acqua piovana.

Queste piazze sono il risultato di un design urbano che combina ingegneria idraulica e architettura del paesaggio. Attraverso uno studio attento delle pendenze del terreno e dei sistemi di canalizzazione, l’acqua viene indirizzata verso impianti sotterranei chiamati water chamber, dove subisce un primo processo di filtraggio per rimuovere i principali inquinanti.

Quando le precipitazioni sono leggere o moderate, i bacini nascosti sotto la piazza si occupano di filtrare e immagazzinare l’acqua, rendendola disponibile per usi futuri, come l’irrigazione o il lavaggio di superfici urbane. Al contrario, durante piogge intense, la piazza si trasforma in una sorta di laghetto temporaneo, raccogliendo l’acqua in eccesso e impedendo il sovraccarico del sistema fognario cittadino.

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La water square di Rotterdam

Il concetto di water square ha trovato una delle sue prime e più celebri applicazioni a Rotterdam, una città notoriamente esposta al rischio di inondazioni a causa della sua posizione geografica. La piazza Benthemplein, inaugurata nel 2013, è un esempio iconico di questa soluzione innovativa.

Questo spazio pubblico è suddiviso in tre bacini distinti: due sono dedicati alla raccolta dell’acqua piovana proveniente dalle zone circostanti, mentre il terzo entra in funzione solo in situazioni di emergenza, per gestire precipitazioni straordinariamente abbondanti. Complessivamente, la Benthemplein è in grado di immagazzinare fino a 1.700 metri cubi di acqua.

Oltre alla sua funzione tecnica, la piazza è stata progettata per essere esteticamente piacevole e fruibile dai cittadini: quando non è allagata, i bacini fungono da spazi per attività sportive, culturali e ricreative, rendendola un luogo vivo e inclusivo.

Perché le water square sono importanti?

Le water square rappresentano una risposta concreta ai cambiamenti climatici, combinando tecnologie sostenibili e design urbano per migliorare la resilienza delle città. Questa soluzione non solo aiuta a prevenire allagamenti e a mitigare i danni delle piogge intense, ma offre anche un modo per riutilizzare l’acqua in eccesso, promuovendo un approccio circolare alla risorsa idrica.

In un futuro segnato dall’incertezza climatica, le water square potrebbero diventare parte integrante della progettazione urbana, trasformando le città in luoghi più resilienti, vivibili e rispettosi dell’ambiente. L’idea di creare spazi pubblici che siano al contempo funzionali e esteticamente accattivanti è una sfida che sempre più città sono pronte ad accogliere.

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