Gli orti urbani favoriscono la biodiversità e hanno un impatto positivo sull’ambiente e sulla salute delle persone. Sono le conclusioni di uno studio condotto dall’ecologista Shalene Jha dell’Università del Texas di Austin. Secondo la scienziata, gli orti urbani possono aumentare la biodiversità, soprattutto se ospitano specie native che attraggono insetti come le api.
L’agricoltura urbana è una delle nuove tendenze dell’agricoltura sostenibile che, oltre a fornire cibo a km zero, consente di riqualificare aree degradate e persino di ridurre le temperature durante le ondate di calore.
Una spinta alla biodiversità
Tendiamo ad associare l’agricoltura moderna alle attività intensive, le quali prevedono la rimozione di flora e fauna autoctona a favore di monocolture. Al contrario, gli orti urbani, servendo alla sussistenza dei contadini, sono molto variegati nelle specie coltivate. Ciò favorisce il ripopolamento di insetti utili alla difesa biologica contro i parassiti e di insetti impollinatori. Così, da un lato si riduce la dipendenza dai concimi chimici e dall’altro si favorisce la riproduzione delle piante.
Fiori, ortaggi, alberi, erbe aromatiche, sono i prodotti degli orti urbani, che gli insetti impollinatori adorano. Sembra un controsenso, ma in questi casi la diversità floreale di un orto urbano può essere maggiore di quella di un campo di grano o di mais.

Un’arma contro il cambiamento climatico
Il verde degli orti spezza la monotonia dell’asfalto impermeabile, consentendo l’assorbimento dell’acqua piovana e riducendo il rischio di inondazioni. Le piante inoltre rilasciando vapore acqueo, abbassano le temperature, che nelle città sono molto più alte che nelle zone rurali a causa della preponderanza di cemento. Stare in mezzo alla natura, poi, è stato provato che aiuti la salute mentale.
La passione per gli orti urbani si inquadra nel fenomeno della “rurbanizzazione”, cioè la convivenza della realtà rurale con quella urbana e la tendenza allo spostamento delle persone verso regioni e stili di vita rurali. La pandemia ha accelerato questo processo che non sembra affatto passeggero.

Benefici sociali e psicologici
Oltre ai vantaggi ecologici, gli orti urbani offrono anche benefici sociali e psicologici. Spazi verdi come questi creano occasioni di aggregazione per le persone, favorendo l’inclusione sociale e il rafforzamento dei legami comunitari. L’attività di coltivazione è anche un potente strumento di educazione, in grado di sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza dell’ambiente e dell’alimentazione sostenibile. Inoltre, diversi studi hanno dimostrato che trascorrere del tempo a curare un orto riduce lo stress e aumenta il benessere psicologico, facendo sentire le persone più connesse con la natura e con il loro territorio.

Un futuro verde per la città
Guardando al futuro, gli orti urbani potrebbero essere una chiave importante per le città del domani. Con l’aumento delle problematiche legate al cambiamento climatico, è fondamentale pensare a soluzioni che possano combattere gli effetti negativi di un ambiente urbano troppo cementificato. Investire in spazi verdi potrebbe non solo migliorare la qualità della vita, ma anche creare città più resilienti e capaci di adattarsi ai cambiamenti ambientali. In questo contesto, ogni singolo contributo, come la creazione di orti urbani, può fare la differenza nella lotta contro il riscaldamento globale.
