Il rifiuto migliore è quello non prodotto. Questa l’idea alla base di Sfusitalia, la mappa che promuove il consumo consapevole e ti porta a fare la spesa da chi non usa imballaggi.
Caffè, spezie, farine, croccantini per animali, saponi e dentifrici. Sono sempre di più i prodotti che si possono acquistare sfusi e a venderli non sono solo negozi specializzati. Sfusitalia ha già mappato circa 500 punti vendita su tutto il territorio nazionale, non ti resta che scoprire quello più vicino a te!
La chiave del successo di questo progetto è l’entusiasmo dell’ideatrice, Ottavia Belli, che oggi nella rubrica #ImpegnatiAMigliorare ci racconta come l’impegno di ognuno di noi può fare la differenza.
Che cos’è Sfusitalia e come nasce l’idea?
Sfusitalia è il motore di ricerca dei negozi che vendono prodotti sfusi. Ho realizzato questo progetto con fine di facilitare la ricerca e l’acquisto di beni non imballati. Il sito ruota intorno alla mappa attraverso la quale è possibile geolocalizzare il negozio sfuso più vicino a noi.
L’idea è nata anni fa dopo una presa di coscienza che anche io, nonostante il mio amore per la natura, stavo contribuendo a trasformare il mondo in una discarica. Un giorno ho aperto gli occhi e mi sono accorta della quantità di imballaggi inutili da cui siamo inondati. Due anni fa ho deciso di rimboccarmi le maniche e ho iniziato a comprare prodotti sfusi. Purtroppo però, sentivo che non era sufficiente, volevo fare qualcosa di più per contribuire nel mio piccolo a questo grande ed apparentemente insormontabile problema dei rifiuti.
Ho iniziato a parlare dei negozi sfusi a tutti i miei amici che, chi più chi meno interessato, mi chiedeva, “Ottavia è molto interessante ma dove trovo questi negozi?”. Ho quindi iniziato mappando i negozi di Roma, la mia città, per poi estendermi a tutta Italia.
In poco tempo sei riuscita a mappare quasi 500 realtà sul territorio italiano! Davvero un bel risultato in neanche un anno di attività. Che strategia hai adottato?
Al momento del lancio del sito siamo partiti con poco più di 160 negozi, oggi stiamo per toccare quota 500. La mia ricerca personale e le segnalazioni degli utenti di Sfusitalia hanno reso tutto ciò possibile. Aggiungere un negozio alla mappa è infatti molto semplice, basta compilare il modulo presente online e, dopo aver verificato i dati, inseriamo il negozio alla nostra rete.
Oltre ai negozi dediti principalmente agli sfusi, esistono altre attività come farmacie, lavanderie, sartorie, tabaccherie, vivai, grandi negozi di elettrodomestici che hanno deciso di dedicare un angolo del loro negozio alla vendita di prodotti sfusi per la casa. Grazie a queste attività la rete si è allargata notevolmente, permettendo a sempre più cittadini l’acquisto di questi prodotti.
Quali prodotti si possono comprare sfusi?
Le tipologie di prodotti sfusi in vendita nei negozi presenti sul sito sono cinque: alimentari, cosmetici, per la casa, di erboristeria e per gli animali. I più gettonati sono i prodotti alimentari e i saponi per la casa anche se la vendita di prodotti cosmetici sta crescendo sempre più, in particolare quelli solidi come ad esempio lo shampoo in saponetta. Farine, cereali, caffè, frutta secca, legumi, semi , spezie, henne, shampoo, balsamo, bagnoschiuma, deodorante, sapone per i piatti, per i pavimenti e per la lavatrice ma anche croccantini e lettiera per i nostri amici domestici possono essere acquistati sfusi!
Perché è importante acquistare prodotti sfusi?
Gli effetti dell’inquinamento dell’aria dell’acqua e del suolo sono ormai visibili a tutti noi. Le persone si stanno svegliando e stanno capendo che non è più sostenibile acquistare prodotti usa e getta, o quanto meno stiamo capendo che le conseguenze le paghiamo noi in prima persona. Viviamo in un mondo che si sta trasformando in una discarica perché non siamo capaci di gestire l’enorme e potenziale risorsa che sono i rifiuti. Fortunatamente però, concetti come prodotti sfusi, economia circolare e sostenibilità ambientale stanno piano piano entrando nella nostra quotidianità.
La maggior parte dei prodotti in vendita al supermercato sono imballati e molto spesso questi non sono riciclabili. Sicuramente i contenitori in carta o cartone sono preferibili a quelli in plastica ma ciò implica l’abbattimento delle foreste, preziosi dispensatori di ossigeno. Anche il vetro è un ottimo sostituto alla plastica ma la produzione, distribuzione e smaltimento contempla un elevato uso di energia e risorse, per questo motivo noi di Sfusitalia prediligiamo prodotti privi di imballaggio.
Cosa diresti a un consumatore che si sta avvicinando adesso al mondo degli sfusi?
Dobbiamo ricominciare a pensare quando acquistiamo qualcosa, ponendoci poche semplice domande: Da dove viene questo prodotto? È sano? Naturale? A chi sto dando i miei soldi? Sto finanziando delle realtà che inquinano irreversibilmente il nostro pianeta? Che conseguenze ambientali ci sono dietro il mio acquisto?
Nella maggior parte delle nostre sfuserie è possibile acquistare prodotti locali, a km 0, coltivati in modo naturale. Sono prodotti sostenibili perché le cosiddette “esternalità negative” si riducono drasticamente. Durante questi mesi di lavoro ho avuto l’occasione di conoscere virtualmente e non parecchie persone che lavorano nei nostri negozi di sfusi. Persone semplici, buone e dal cuore grande. In un periodo storico come questo che stiamo vivendo, caratterizzato dalla velocità e dalla semplicità degli acquisti, aprire una sfuseria è un atto rivoluzionario.
Quali sono i progetti per Sfusitalia?
Sfusitalia è un laboratorio di idee in continua evoluzione, al momento stiamo preparando grandi sorprese per i nostri utenti. Ogni giorno aggiungiamo un tassello a questo grande puzzle, ed io non potrei essere più felice di aver iniziato questo percorso tortuoso ma pieno di soddisfazioni.
Grazie Ottavia. A chi ti ispiri per il tuo lavoro?
A Edward Everett Hale. In particolare vorrei condividere con voi una sua poesia che ha ispirato questo mio percorso:
“Io sono soltanto uno.
Ma comunque sono uno.
Non posso fare tutto, ma comunque posso fare qualcosa,
e il fatto che non posso fare tutto non mi fermerà dal fare quel poco che posso fare.”
Penso che il più grande muro da abbattere sia la falsa credenza che il singolo cittadino non fa la differenza. Dobbiamo iniziare ad entrare nell’ottica che “Io sono solo uno ma comunque sono uno” e che il nostro impegno fa la differenza.