parcosegantini

Il Parco Segantini è il cuore verde dei Navigli!


Quella del Parco Segantini è la storia di una rivoluzione green innescata dal basso. Un esempio di successo di un gruppo di cittadini che si mobilita per salvare un’area verde dall’incuria e restituirla alla cittadinanza.

Oggi lo chiamano il “cuore verde dei Navigli” perché nei suoi 9 ettari ospita, oltre agli orti condivisi e a un corso d’acqua, una vera e propria Oasi in città. Proprio negli ultimi due anni, infatti, gli oltre 1.000 alberi e arbusti piantati dall’associazione Parco Segantini hanno iniziato a creare un “effetto foresta”, richiamando anche la fauna selvatica.

In questo appuntamento con la rubrica #ImpegnatiAMigliorare, Roberto Degani, Segretario dell’associazione, ci racconta la genesi e lo sviluppo di un progetto che, nato come rivendicazione di un quartiere, è diventato ossigeno per tutta Milano!

Casetta sull'albero

Come nasce l’Associazione Parco Segantini ?

La nostra storia è legata a doppio filo a quella del parco e del quartiere. L’associazione Parco Segantini nasce infatti dalla mobilitazione dei cittadini per la riqualificazione di una grande area verde inutilizzata, nei pressi dell’ex Istituto Sieroterapico.

Abbiamo avviato un processo partecipato per sviluppare un programma di intervento sull’area in coordinamento con le istituzioni, che hanno da subito mostrato disponibilità verso la proposta dei cittadini di affiancare il Comune nella sistemazione e gestione di porzioni di parco. Nasceva così il progetto di orticoltura dei tre “giardini condivisi”.

Il processo di creazione del parco non è stato sempre in discesa, ma, forti della partecipazione e del sostegno di tanti cittadini, siamo riusciti dare vita a un progetto speciale di riforestazione urbana per la creazione di un’area naturalistica che ricreasse le condizioni per il ritorno della fauna spontanea preesistente all’operazione di bonifica: l'”Oasi in città”.

orti

Cosa troviamo oggi nel parco e a che punto è il progetto?

Ad oggi i tre orti funzionano a pieno regime! In uno abbiamo realizzato un pergolato su cui sono cresciuti dei rampicanti che hanno creato un’ampia zona d’ombra dove realizziamo eventi e iniziative che coinvolgono i cittadini del quartiere.

Nell’ oasi naturalistica sono stati piantati in quattro inverni successivi oltre 1.000 tra alberi e arbusti autoctoni, di cui circa il 90% sono sopravvissuti grazie a un sistema capillare di irrigazione.  Abbiamo ripulito l’antica roggia, un canale artificiale che taglia in due il parco, dove dal 2017 è tornata a scorrere l’acqua grazie a una convenzione con un consorzio irriguo. Con il ritorno dell’acqua e dei pesci ha iniziato a ricrearsi la catena alimentare e sono ricomparse numerose specie di uccelli, anche rapaci, e alcuni piccoli mammiferi. Nel frattempo, proprio negli ultimi due anni, l’operazione di rimboschimento arbustivo ha iniziato a dare risultati e le piantine messe a dimora nei primi anni di attività hanno creato un vero e proprio “effetto foresta” formando una fitta e alta boscaglia lungo le rive della roggia.  Qui, abbiamo tracciato due sentieri attrezzati di visita che si snodano per oltre 300 metri e regalano un ambiente quasi surreale a chi li attraversa nel cuore di Milano.

Abbiamo realizzato delle strutture ludiche in legno per i tanti bambini che animano il parco.  Ci sono un “serpentone” lungo oltre 10 m e una casetta a due piani su un grande gelso. Li abbiamo realizzati in collaborazione con un’altra associazione, che ci ha messo a disposizione la sua falegnameria e ci ha introdotto alle tecniche di lavorazione del legno.  Abbiamo anche realizzato tre cupole metalliche, le “Stanze verdi”, su cui si stanno sviluppando piante rampicanti che creano spazi ombreggiati per il periodo estivo.

Nel frattempo, a luglio di quest’anno, l’ultima porzione di parco è stata consegnata al Comune. Qui la nostra associazione potrà replicare il lavoro fatto nel nuovo tratto di roggia ora a disposizione!

serpentone

pergolato

Chi partecipa al lavoro e alla vita dell’Oasi e degli orti? Quante persone avete coinvolto negli anni?

La nostra associazione conta oggi oltre 170 soci. I volontari più attivi sono una ventina e grazie al loro lavoro riusciamo a organizzare numerose iniziative rivolte alla cittadinanza.

I nostri ospiti principali sono i bambini fra i 6 e gli 11 anni. Grazie a un accordo con due scuole primarie della zona, infatti, si sono avvicendate per tre anni negli orti 20 classi assistite dai volontari dell’associazione, per un complesso di quasi 500 bambini.   A questo si è aggiunto, dall’estate scorsa, un “campus” estivo dopo la fine delle scuole primarie.

Dalla collaborazione con altre realtà associative del quartiere sono nate tante iniziative sul tema ambientale. Fra le altre, vorrei citare quella con il  Centro diurno L’Aliante, a cui abbiamo dedicato una piccola porzione di orto. Lì, un gruppo di ragazzi tra i 13 e i 18 anni con problemi di lieve disabilità mentale o di disagio socio-familiare ha potuto sperimentare la pratica dell’orticoltura.

Il Parco Segantini è diventato un vero e proprio catalizzatore di partecipazione e collaborazione. Un luogo di socialità in cui i cittadini milanesi possono riscoprire il contatto con la natura e i suoi tanti benefici.

albero


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