C’è chi vive ancora la raccolta differenziata come un trauma e chi, soprattutto tra i più giovani, ha un’esperienza ormai consolidata e una sensibilità ecologica decisamente più spiccata.
Giuseppe Carone e Gennaro Storelli sono i due giovani italiani che potrebbero rivoluzionare il modo di fare la raccolta differenziata nelle nostre case e per le strade delle nostre città.
I due ragazzi, entrambi pugliesi, hanno sviluppato un raccoglitore automatico capace di riconoscere attraverso un software di intelligenza artificiale il materiale del rifiuto, andandolo poi a differenziare automaticamente.
Come la differenziata mette in crisi le persone. Tratto dal film “L’Ora Legale” (2017) di Salvatore Ficarra e Valentino Picone.
L’origine dell’idea di Easytrash
L’idea è partita da un progetto universitario di Giuseppe. «Ho sempre avuto una passione per i computer. Ho inseguito il mio desiderio di approfondire questi temi studiando ingegneria informatica prima al Politecnico di Bari dove ho conosciuto sia il mondo dell’informatica che quello dell’automazione. Poi al Politecnico di Milano ho approfondito le mie conoscenze con una specializzazione nel campo dell’intelligenza artificiale. – ha raccontato Giuseppe, spiegando il suo percorso di studi – Credo che le possibilità offerte dalle nuove tecnologie siano infinite e per questo mi piacerebbe lavorare nel mondo dell’innovazione e del digitale e poter applicare ciò che ho imparato in nuovi ambiti».
Uno di questi ambiti è stato l’ambiente naturale. L’Italia, pur essendo tra paesi europei leader nel riciclo dei rifiuti, come ha evidenziato qualche settimana fa Il Sole 24Ore, per l’eco-innovazione siamo agli ultimi posti: nel 2021 dal punto di vista degli investimenti in questo settore l’Italia appare al 13° posto nell’UE con un indice di 79. La Germania è a 154.
Il partner ideale, il concorso “PIN” e il primo prototipo
L’idea di Giuseppe ha presto trovato il supporto di Gennaro, amico di una vita, con in comune una forte passione per la tecnologia e l’ambiente.
«Sin da piccolo ho coltivato la passione per il digitale ed ho sempre cercato di farne parte integrante del mio futuro lavorativo. – ha spiegato Gennaro – La mia formazione è prettamente amministrativa-contabile con una laurea in economia aziendale, ma il diploma specialistico in meccatronica e automazione industriale mi ha fatto capire quanto sensoristica e intelligenza artificiale possano migliorare la vita di ogni singolo cittadino».
Dopo aver completato i loro studi, i due ragazzi sentivano la necessità di mettersi in gioco e mettere a frutto quello che avevamo imparato.
Ed ecco l’opportunità offerta dall’iniziativa delle Politiche Giovanili della Regione Puglia: “PIN” ha selezionato il loro tra i progetti imprenditoriali innovativi ad alto potenziale di sviluppo locale. Grazie a questo sostegno i due ragazzi sono riusciti a realizzare il primo prototipo.
«Vorremmo sperimentare il nostro cestino in tutti gli spazi pubblici e diffonderlo in luoghi come stazioni, aeroporti, centri commerciali, fast food, ristoranti ma anche uffici ed eventi, fino a sostituire completamente i vecchi e spesso inefficienti cestini “manuali”.
Pensiamo che EasyTrash possa semplificare molto il processo di differenziazione, sia per le persone che non dovranno più preoccuparsi di separare correttamente ogni rifiuto, sia per tutta la filiera di raccolta e riciclo.
Ci piacerebbe, nel futuro, vedere il nostro sistema anche nelle case e nelle nuove costruzioni, centralizzando la raccolta e la differenziazione dei rifiuti si aumenterebbe notevolmente la quantità e la qualità della raccolta differenziata di tutti i comuni» hanno concluso i due ragazzi.