Questa storia è una di quelle che sembrano uscire direttamente dal grande schermo. E in effetti, la nascita del Museo del Design di Dharavi – una baraccopoli di Mumbai, in India – è avvenuta proprio nella slum che ospitò il set del film Slumdog Millionaire, vincitore del premio Oscar® nel 2009.
I curatori Amanda Pinatih e Jorge Mañes Rubio, hanno scelto questa location “al fine di stimolare un cambiamento nella percezione che le persone hanno nei confronti dei suoi abitanti. Non devono essere identificati come un problema da tenere lontano, ma come gruppo di persone da aiutare al fine di essere riconosciute come parte integrante della società”.
Proprio in quest’ottica, il duo di creativi ha deciso di realizzare l’ambizioso progetto: un museo a cielo aperto senza barriere o pareti, aperto a tutti e di tutti. Le opere d’arte? Coloratissimi oggetti di uso comune creati dagli artigiani della comunità, coinvolti sfruttando il prezioso aiuto di uno di loro, Shyam Kanle. Questo sforzo collettivo ha reso possibile operare una piccola ma significativa rigenerazione della zona. Il risultato finale dell’operazione è stato quello di favorire il cambiamento sociale mediante l’arte, la cultura e l’innovazione. Che sia l’inizio di una nuova rivoluzione culturale per tutte le aree ai margini delle grandi città?